sabato 1 aprile 2017

Le mappe cognitive e l'apprendimento latente di Tolman.

Il comportamentismo riduce il comportamento ad una risposta meccanica all'ambiente. Quando impariamo a fare una cosa entra in funzione un processo molto più  complesso di una semplice reazione ad uno stimolo fu lo psicologo statunitense Edward Tolman a studiare questa riduzione del comportamento. Esso afferma che tra lo stimolo e la risposta, nella nostra mente, ci sono variabili intermedie. Secondo Tolman è possibile che vi sia apprendimento anche in maniera latente. Tolman dimostrò l’esistenza di questa forma di apprendimento. Secondo Tolman:
-Si apprende anche senza rinforzi, per fare fronte ad una situazione problematica, ma il comportamento non è esibito se non si ha uno scopo da realizzare. 
-Comportamento è l'azione o la serie di azioni finalizzate ad uno scopo (comportamento intenzionale). 

Tolman ha svolto esperimenti nei cosiddetti labirinti di apprendimento. Ha osservato che un animale esplora un territorio in modo disinteressato e memorizza la collocazione delle fonti di cibo o di acqua, sebbene in quel momento non ne abbia bisogno.  La meta viene raggiunta secondo il percorso più semplice e meno dispendioso (principio del minimo sforzo). I ratti agivano sulla base di una rappresentazione mentale interna dello spazio del labirinto, una mappa cognitiva che i ratti “consultavano” e favoriva un comportamento parsimonioso.

        
LABIRINTO DI APPRENDIMENTO  
  
Attraverso le esplorazioni si costruiscono le mappe cognitive, ossia rappresentazioni mentali dello spazio attraversato, grazie alle quali potremo raggiungere la meta necessaria nel momento del bisogno. Questo è quello che Tolman chiama rappresentazione latente: una raccolta di informazioni utili in futuro e pronte per essere utilizzate.